Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2024, il Decreto 15 novembre 2023, con l’aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali.
All’interno la nuova lista delle patologie considerate legate allo svolgimento dell’attività lavorativa in sé, suddivise in 3 liste in base alla loro relazione con l’attività svolta.
Il Decreto è diventato ufficiale con la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 13 gennaio 2024, per l’esattezza la numero 10 serie generale.
Ecco in dettaglio cosa sono le malattie professionali e le liste aggiornate al 2024 delle patologie considerate tali.
Nel 2024 è in vigore un elenco aggiornato di patologie considerate malattie professionali e per le quali deve essere presentata denuncia. La lista da tenere presente è allegata a decreto Ministero del lavoro 15 novembre 2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 13 gennaio 2024, con l’aggiornamento dell’elenco delle malattie di cui al decreto ministeriale del 10 giugno 2014, per le quali è obbligatoria la denuncia.
Le malattie sono suddivise in 3 liste, in base a quanto è forte il loro legame con il lavoro svolto dalla persona che si è ammalata:
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LISTA I – Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità. (01-clicca)
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LISTA II – Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. (02-clicca)
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LISTA III – Malattie la cui origine lavorativa è possibile. (03-clicca)
Esempi di malattie professionali 2024
Con elevata probabilità di legame con il lavoro svolto abbiamo ad esempio: dermatite allergica da contatto, asma bronchiale, diversi tipi di tumori (vescica, polmone, cute, stomaco, leucemie, rene, ovaio, ecc) e in generale tutti i tumori professionali. Queste possono essere cercate nella lista 1.
In lista 2 invece (quindi con limita probabilità di relazione con l’attività lavorativa) troviamo: disturbo post traumatico da stress; malattie psichiche e psicosomatiche.
Può invece essere possibile la relazione con il lavoro nei casi di fibrosi polmonare, sindromi da sovraccarico biomeccanico, alcuni tumori (cervice uterina, polmone, celebrale, sindrome dello stretto toracico.
Chiaramente ogni patologia è distinta per agente che può averla causata ed è dotata di codice identificativo da applicare in fase di denuncia.